LA VISTA DEL TEMPO
QUANDO GUARDI LA MUSICA E ASCOLTI LE IMMAGINI LE FOTO DI MAZZANTI,
NEL NOME DI GIOACCHINO ROSSINI
di Elisabetta Rossi
IL MESSAGGERO
Che succede quando un fotografo e un compositore si incontrano nel nome di Rossini?
Succede, come minimo, che lo spettatore si ritrova a guardare la musica e ad ascoltare le immagini. Ma se a questo si aggiunge anche che il soggetto degli scatti d'autore è il mare, a quel punto il naufragio dei sensi è quasi inevitabile.
Tutto questo è opera del sodalizio artistico tra il fotografo pesarese Paolo Mazzanti e il compositore inglese Paul Statham che, grazie alla preziosa collaborazione del curatore Victor De Circasia, hanno dato vita alla mostra La vista del tempo, tuttora in corso a Palazzo Lazzarini, in via Rossini (fino al 21 agosto, 10-12.30/16-20).
Un evento che, oltre ad essere un omaggio al genio musicale di casa nostra, mira a dimostrare «che non è necessario – spiega De Circasia – far parte del popolo dell'Opera per poter seguire e percepire l'interazione della rappresentazione di musica e immagine». Otto le fotografie, anzi le gigantografie, che campeggiano sulle pareti della galleria di palazzo Lazzarini. Unico il soggetto: il mare, appunto. Ma non uno qualunque. Mazzanti, pesarese doc, ha scelto proprio quello di Pesaro.
L'obiettivo della sua macchina si è concentrato soprattutto sullo specchio di mare di fronte al moletto, oltre a qualche scatto di baia Vallugola. «Tutta la mia vita – racconta Mazzanti – è a contatto con il mare. Però è la prima volta che lo ritraggo». «Statham – continua – ha preso ispirazione dal mio lavoro per comporre le musiche. Che ha realizzato in chiave rossiniana, inserendo citazioni chiare e riconoscibili tratte dall'ouverture del Guglielmo Tell, dallo Stabat Mater e dal duetto per violoncello e contrabbasso di Rossini». E il brano di Statham, della durata di 8 minuti, è la colonna sonora della mostra che accompagna lo spettatore nello scorrere delle immagini.
Paolo Mazzanti, fotografo da 25 anni, con alle spalle molte mostre all'estero, Cina, Londra, Atlanta, e in Italia, Firenze, Bologna, Cuneo, è al suo primo evento a Pesaro. «Purtroppo – racconta con rammarico – da noi la situazione non è facile. E la nostra città non ha neppure molto credito. Basta pensare alle parole del direttore della rivista Flash Art: "un artista che merita vive a Londra, Roma, Parigi, NY, mica a Pesaro o a Casanza"».
Pesaro, 13 - 08 -2007